ORTICOLTORI METROPOLITANI

Ecco un mio pezzo apparso su Style Country, magazine del Corriere della Sera di questo mese. Un suggerimento per mangiare verdure che si possano definire tali.

Buona lettura

Su balconi e terrazzi delle nostre città sono timidamente comparsi pomodori e fagiolini accanto alle rose e alle ortensie. Mangiare le verdure appena colte è stata per molti una rivelazione: sapore e valori nutritivi sono ben diversi. Poi sono spuntati un po’ ovunque orti condivisi, orti in kit con istruzioni annesse, corsi di orticoltura per grandi e bambini. Ma che fare se non abbiamo un  pollice di un verde brillante?

Non c’è problema: oltre un milione di ettari coltivati a verdure e frutteto fanno dell’Italia un hortus conclusus di dimensioni colossali. Inoltre, dopo anni in cui le botteghe di vicinato si sono viste minacciare dalla Grande Distribuzione Organizzata, oggi si distingue fra il “non deperibile” che si compra in grandi superfici e il “fresco” che sta tornando nei quartieri e riprendendo una cadenza di acquisto settimanale.

A queste nuove esigenze di consumo corrisponde la necessità di molte piccole aziende agricole di vendere i raccolti saltando i passaggi distributivi che rendono i prodotti più cari e meno freschi. Oggi forniscono una risposta i farmers market Campagna Amica di Coldiretti, 600 in tutta Italia con prodotti locali e prezzi di un 30% inferiori rispetto a quelli rilevati dal sistema SMS Consumatori. Ma ci sono anche altre iniziative, all’insegna dell’intraprendenza privata.

A Torino, sulla collina di Superga, “Orto dei Ragazzi” è una cooperativa a beneficio di giovani in difficoltà (molti i rifugiati politici). Ogni anno una decina di loro coltiva verdura biologica: fagiolini, coste, zucchini, broccoli, fave, zucche, cavolfiori, ecc. Le famiglie coinvolte nel GAS (Gruppo di acquisto Solidale) o i singoli, si vedono recapitare a domicilio settimanalmente un paniere da 4, 6 o 9  chili di frutta e verdura di stagione, compreso di istruzioni per cucinare prodotti a volte un po’ misconosciuti, come cardi, porri, rape

La consapevolezza di mangiare prodotti sani portando aiuto agli altri anima anche il banchetto di frutta e verdura che il giovedì mattina le donne del carcere femminile di Venezia tengono in Fondamenta della Giudecca. Il vicino carcere era un tempo il “Convento delle Convertite” e fra queste antiche mura dal 1995 le detenute coltivano un orto di 6.000 mq assistite da un agronomo che le istruisce e programma semina e raccolti. Il radicchio trevigiano, il broccolo fiolaro, la verza veronese, l’asparago di Montine, sono certificati biologici e molto apprezzati dai veneziani.

Dalla comunità alla famiglia, l’orticoltura è un rito collettivo. Luisa Broggini condivide la sua passione con il marito e con la figlia. Insieme coltivano 5 ettari a Calcinate del Pesce, sul lago di Varese e a fianco dei campi vendono il raccolto nel loro negozio a insegna Orto Bio Broggini. Sono dei pionieri del biologico, avendo iniziato a produrre nel rispetto dell’ecosistema dal 1984, quando non esisteva ancora una legislazione in merito, fondando la cooperativa “Ortus” oggi presente dal Trentino alla Sicilia. “Avere dei partner che producono secondo i nostri stessi criteri ci consente di scambiarci i prodotti” dice Luisa, che, orgogliosa di essere la terza in tutta la Lombardia ad ottenere la certificazione ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale), si dedica anche alla didattica per iniziare i bambini alla tutela della natura.

Gli ortaggi dei piccoli produttori lombardi raggiungono facilmente anche Milano. In centro l’Alimentari Faravelli accanto agli altri prodotti espone le verdure di stagione di produzione propria, seguendo una tradizione che risale ai nonni contadini. Oggi i fratelli Daniele e Roberto offrono quotidianamente pomodori, insalata, zucchine, broccoli, cavolfiori della loro azienda agricola di 12.000 mq. Il primo e il terzo sabato del mese, invece, alla Fabbrica del Vapore si tiene il “Mercato della Terra”. Il progetto, ideato  sotto l’egida di Slow Food, mira a rivitalizzare l’economia agricola fornendo un servizio di prossimità:  “Con i suoi 50.000 ettari la nostra città ha il secondo parco agricolo per estensione in Europa e molte piccole produzioni multifunzionali” – afferma Alessandro Cecchini responsabile del progetto “Nutrire Milano” –  “Con questo mercato offriamo la possibilità agli agricoltori di entrare direttamente a contatto col consumatore”. A Milano vi sono anche realtà di più piccole dimensioni come la Bottega di Campagna Amica in Cascina Cuccagna, che offre un’ampia gamma di frutta e verdura di stagione dei coltivatori diretti. E per essere eticamente corretti fino in fondo, nella vicina Ciclofficina s’impara a ripararsi da soli la bici. Biciclette e verde anche da “Bici & Radici” di Stefania Tussi e Marco Fantasia, vivaio e officina in open space vicino a P.zza Morbegno, con vendita di piante e di biciclette nuove (di aziende milanesi, a Km 0 pure loro) e rigenerate, in attesa di mettere in vendita i prodotti del loro orto.

Se però si vuole un maggiore coinvolgimento, nella Capitale si può sperimentare il  “pick your own”: prendi da solo. Cestino in mano, chini sui ciuffi di carote, sotto lo sguardo attento dei proprietari, a Cavendo Tutus, agriturismo in via della Pisana.

La cooperativa agricola Co. Br. Ag. Or. invece, all’interno del Parco Agro-economico di Casal del Marno, è nata nel 1977 dall’occupazione da parte di un gruppo di disoccupati di un’area di suolo pubblico e opera su 40 ettari di cui 4 a orto. La clientela può verificare direttamente le tecniche biologiche, acquistare nello spaccio gli ortaggi e pranzare la domenica a mezzogiorno nel ristorante con menù fisso “a 15 minuti da San Pietro”.

“L’Orto va in Città” è l’insegna e il concept a Napoli del punto vendita in via Santa Chiara di proprietà dell’azienda agricola Madrenatura di Marialuisa Squitieri, laurea in storia e storia di agricoltura ereditata dalla madre, che ha deciso di vivere lavorando la terra in modo eticamente corretto. In città porta i suoi fagiolini, pomodori, scarole, bietole, cipolle, peperoni, nati dal connubio fra antiche tradizioni colturali e nuovi metodi biologici.

Il successo di questi luoghi è la testimonianza di quello che tutti stiamo imparando: che le mele non devono essere tanto lucide da specchiarcisi, che è meglio non comprare le albicocche in gennaio e che il termine “stagionalità” non ha solo una valenza turistica.

Dove Comprare:

Orto dei Ragazzi – Strada Traforo di Pino 67/30, 10132 Torino -tel. 3480360710 – 3939191156

http://www.ortodeiragazzi.it/

Banco Carcere delle convertite – Fondamenta delle Convertite – Giudecca 712 – Venezia – giovedì ore 9 – 12 – http://www.rioteradeipensieri.org

Az Agr Luisa Broggini – Orto Bio Broggini – Via Duca degli Abruzzi 68 Calcinate del Pesce (Va) tel 345 1369809 – martedì 14,30 – 19 . Venerdì e sabato 9-12/14,30-19 – http://www.ortobiobroggini.it

Az. Agr. Biologica Maria Teresa Rigamonti – Cascina di Via Piave 16 – Viganò (Lc) – martedì – venerdì – sabato 9-13/15-19 – http://www.teresadellefragole.it

Alimentari Faravelli – C.so Italia 40 Milano – tel 02 876287 – http://www.macelleriafaravelli.it

Mercato della Terra – Fabbrica del vapore via Procaccini 4 Milano – I e III sabato del mese ore 9-14

Campagna Amica – Consorzio Agrario via Ripamonti 35 – Milano – mercoledì e sabato ore 9-13

La Bottega in Cascina Cuccagna – via Cuccagna 2/4 ang. via Muratori – 20135 Milano  t/f 02 54118733 Milano – http://www.cuccagna.org

Bici & Radici – via N. D’Apulia 2 Milano – tel 02 83418589 – www.bicieradici.com

Campagna Amica Circo Massimo – via San Teodoro 74 Roma – sabato e domenica ore 9-16

Agriturismo Cavendo Tutus – via della Pisana 950 Roma – tel 06 66162970 – http://www.cavendo-tutus.it/

Cooperativa agricola Co. Br. Ag. Or. – Via Giuseppe Barellai, 60, Roma, Italia. 00135 – tel: 06 3386271 Roma

Eutorto – Via Ardeatina 524 Roma c/o Istituto Tecnico Agrario “G.Garibaldi” – http://eutorto.eu/

L’Orto va in città – via Santa Chiara 30 Napoli – dal lunedì al venerdì 15-20 – tel 081 19179334 – http://madrenaturabio.jimdo.com