IL PARMIGIANO DELLA SOLIDARIETA’

Di seguito un mio articolo su Foodstories a proposito del Parmigiano Reggiano danneggiato dal terremoto.

L’Italia ancora una volta ha tremato, e non  a causa dei politici. E ancora una volta è scattata la solidarietà. Non intendiamo quella ufficiale, velata dall’interesse privato ( vi ricordate i due loschi individui che a poche ore dal terremoto dell’Aquila si fregavano le mani pensando a speculare sulla ricostruzione? Avete visto “Draquila” di Sabina Guzzanti?).

Stiamo parlando della solidarietà spontanea. Quella che con un termine concettualmente errato si definisce “dal basso”, perché invece questo genere di solidarietà è del tipo più alto.

Stiamo parlando dei volontari di ogni tipo di associazione, religiosa, etica o semplicemente il circolo della briscola chiamata che vanno a dare una mano sul luogo del disastro come possono. Di quelli che tirano la fine del mese con i denti, ma danno comunque un soldino sperando che vada a buon fine. Di quelli che aprono le loro case o magari i loro alberghi alla vigilia dell’alta stagione e ospitano gli sfollati.

E anche della solidarietà del Parmigiano Reggiano.

E’ una buona cosa. In tutti i sensi.

Perché aiuta i produttori che, già provati dalla crisi economica, ora affrontano una seconda crisi ancora più grave.

Perché si tratta di un prodotto buono al gusto e dai valori nutrizionali straordinari. Di una delle eccellenze gastronomiche d’Italia che il mondo ci invidia, tanto che chi non ce l’ha si inventa un improbabile “Parmesan Cheese” che non è neanche un cugino alla lontana del nostro Parmigiano Reggiano.

Ma i caseifici non sono le sole eccellenze agroalimentari messe in ginocchio dal terremoto fra il 20 e il 29 maggio. E’ successo anche alle acetaie del modenese, ai prosciuttifici di Parma, alle cantine del Lambrusco. Aziende che, tutte insieme, fino a maggio rappresentavano oltre il 10% del PIL agricolo italiano. I danni si calcolano intorno ai 500 milioni di Euro, per non parlare, non è il caso, dei 24 morti. Per loro non si può far nulla, ma per questa terra si, quindi compriamo questi prodotti: le forme rotte, cadute dalle scalere sono comunque buone ed è un bel gesto verso chi ha tanto lavorato invano.

Però compriamo sempre questi prodotti, non solo quando la solidarietà chiama.

Per gli acquisti:

terremoto@coldiretti.it

terremoto@parmigiano-reggiano.it