Per aver promosso in Italia e nel mondo una nuova idea di agricoltura; per il contrasto allo strapotere degli speculatori internazionali nel mercato agricolo; per aver dimostrato che i prodotti locali crescono meglio se allevati nel solco della tradizione, convinto che la produzione locale favorisce i produttori di piccola e media scala consentendo loro di vivere degnamente; per aver creato Terra Madre, la più grande rete che mette in collegamento nel mondo coloro che lavorano la terra, cosicché ogni azione locale innovativa possa moltiplicarsi a livello mondiale; e ancora, perché Carlo Petrini è un uomo che dimostra una fiducia di fondo matura e responsabile verso la vita e verso gli uomini.
Sulla base di queste e altre motivazioni la giuria – composta da Giuseppe e Raffaella Trabucchi, Ascanio Celestini, Marco Paolini e Michela Signori, Gino e Cecilia Strada, Milena Gabanelli e Enrico Faccio – ha deciso di assegnare il quinto Premio Trabucchi d’Illasi alla Passione Civile a Carlo Petrini, fondatore di Slow Food – l’associazione internazionale che ha cambiato il modo di stare a tavola delle persone di tutto il mondo, dettando le regole di una nuova cultura del cibo, più sana ed etica – e di Terra Madre, meeting mondiale tra le Comunità del cibo.
Il riconoscimento, che verrà consegnato domenica 26 giugno in Villa Trabucchi a Illasi (VR), consiste – come da tradizione – in un Amarone speciale delle cantine della famiglia veronese: un omaggio semplice e simbolico, che vuole incarnare nel proprio sapore la passione e la dedizione con cui con cui Carlo “Carlin” Petrini ha fatto di Slow Food un’istituzione presente a livello internazionale.
Alla premiazione saranno presenti anche i premiati delle precedenti edizioni: Ascanio Celestini, Marco Paolini, Gino Strada e Milena Gabanelli, che discuteranno di “passione”, cultura e impegno civile.
Per accrediti e interviste: press@charta-bureau.com, agora@studio-agora.it
Elena
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