Volevo solo farvi gli auguri. Oggi non pensavo di scrivere nulla anche perché penso che nessuno abbia voglia di leggermi. Sarete tutti imbesuiti dal troppo cibo, troppi dolci, troppo spumante. Almeno io sono un po’ così. Anche perché a casa mia non si è ancora deciso se valga la cena di pesce della vigilia (di abitudine a Venezia) o il pranzo di carne del 25 (usanza piemontese di casa mia). Quindi per non sbagliare facciamo tutti e due.
Capirete che la cosa diventa un po’ impegnativa, soprattutto se siete solo voi a cucinare e se chi mangia, già abituato bene nel corso dell’anno, si aspetta di essere stupito con effetti speciali.
Vi racconterò solo una ricetta, che ho deciso sul momento per la cena di pesce avendo trovato la mattina al mercato degli astici veramente gagliardi ad un prezzo ragionevole.
Ero tentata per i soliti tagliolini, che adoro, ma per non appesantire ulteriormente una cena diciamo articolata ho optato per una catalana, in versione personalizzata.
Come sapete per l’astice alla catalana non ci vuole una grande scienza: astice bollito, pomodoro e cipolle in insalata, stop.
Io cerco di rendere la cosa più interessante al palato e più colorata.
Per 4 persone: Taglio a julienne due grosse carote, due zucchine, mezzo sedano di Verona (sedano-rapa), due peperoni (rosso e verde). Metto le verdure nel cestello (sotto le carote che sono più coriacee, poi il sedano, i peperoni, le zucchine) a cuocere a vapore per circa 5 min. finchè i bastoncini perdono la rigidità del crudo ma restano croccanti sotto io denti. Intanto taglio i pomodori concassé e le cipolle (quelle di tropea che sono più dolci) a rondelle sottili.
Cuocio al vapore 300 gr di gamberoni sgusciati e 500 gr di vongole (meglio quelle piccole che sono più saporite delle veraci) finchè i gusci si aprono, mettendo nel cestello tre spicchi d’aglio schiacciato e qualche fettina sottile di zenzero fresco.
Gli astici, ahi loro, fanno sempre la stessa fine meschina in acqua bollente per 5-8 min (se sono piccoli uno a testa).
Scolo gli astici, li apro in due per la lunghezza col coltello dentato, spezzo il carapace delle chele, li adagio nel piatto, li ricopro con gamberi e vongole (potete anche togliere il guscio, ricordatevi di togliere l’aglio!), li circondo con le verdure al vapore, con i pomodori e le cipolle. Sale, pepe e un olio molto profumato (uso quello taggiasco) e basilico fresco.
Il piatto fa una gran scena e non dovrete ricorrere al bicarbonato, almeno per questo. Ciao, ciao
Elena
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