E’ appena passato il ponte dei Morti (o Santi) ormai rimpiazzato dai festeggiamenti di Halloween, festività molto più insensata delle varie feste del Papà, della Mamma, della Donna, ecc, perché peggiorata dall’essere non solo un fatto puramente commerciale, ma avere caratteristiche estere ed esterofile. Avrete quindi capito che non la amo per niente.
Però bisogna riconoscere che culturalmente vi sono molte similitudini fra la nostra festa dei Morti e Halloween, ovvero “All Hallows Eve” cioè la notte di Ognissanti, che ha origini celtiche, ma come molte cose irlandesi è stata portata oltreoceano. Non solo dagli irlandesi però.
Infatti l’uso di zucche o, più spesso di fantocci rappresentanti streghe, è documentato anche in alcune località del Piemonte, della Liguria, della Campania, del Friuli, dell’Emilia Romagna, del Molise, dell’alto Lazio e della Toscana, dove la zucca svuotata era nota nella cultura contadina con il nome di Zozzo (mica male!).
In Sardegna, nella notte della Commemorazione dei Defunti si svolgono riti simili alla festa di Halloween , si fanno le “Concas e sos mortos” (le teste dei morti), ovvero zucche intagliate a forma di teschio, illuminate da una candela, si svolge il rito de “su mortu mortu”, dove i bambini travestiti bussano alle porte chiedendo doni.
Per tornare all’origine di Halloween vi è una leggenda britannica che narra di un ragazzo cattivello, “Jack”, che aveva fatto scherzi al diavolo, così, quando morì, diventò un fantasma che vaga in questa notte con una lanterna ricavata da una zucca illuminata (Jack o’lantern, “Jack della Lanterna”).
Se condividiamo con gli Stati Uniti la tradizione della zucca, noi però, oltre che intagliarla, la mangiamo pure.
Quindi appellandomi alle tradizioni nostrane e bandendo qualsiasi travestimento da strega o vampiro, per l’occasione preparo agli amici una cena “della Zucca”.
Quest’anno mi sono inventata un dolce nuovo che, essendo piaciuto unanimemente, vi passo (tanto la zucca si trova anche dopo la festività). E’ un soufflé alla zucca per 10 persone.
Cuocio in forno a 180°C una zucca media fatta a fettine: quando è cotta e ben asciugata la frullo finché diventa una poltiglia. Faccio bollire 600 ml di latte intero con 150 gr di zucchero, un baccello di vaniglia e un rametto di rosmarino. Intanto mescolo qualche cucchiaio di latte con 75 gr di farina 00. Quando il latte bolle aggiungo la farina sciolta e rimetto sul fuoco sempre mescolando finchè il composto si addensa. Quando ha la consistenza di una besciamella, tolgo dal fuoco, aggiungo 80 gr di burro e lascio raffreddare coperto (per concentrare il profumo del rosmarino e della vaniglia).
Quando è freddo tolgo il baccello di vaniglia e il rosmarino e incorporo la poltiglia di zucca e 10 tuorli (conservando i bianchi). Monto a neve fissa i 10 bianchi e aggiungo al composto.
Metto in un grosso stampo (o meglio 2 medi) imburrato e inzuccherato in forno a 180°C per mezz’ora circa.
Servo su di un letto di salsa al cioccolato fatta sciogliendo a bagnomaria tre tavolette di cioccolato 70%, mezzo bicchiere d’acqua, 100 gr di panna fresca, un bicchierino di rhum.
Provate!
Elena
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