• CHE FACCIO NELLA VITA
  • CHE CI FACCIO QUI?
  • Home
  • Pagina Autore
  • Home
  • Pagina Autore

Enogastronomiablog

  • CHE FACCIO NELLA VITA
  • CHE CI FACCIO QUI?

SANTO VINO, CHE MIRACOLO!

Si chiama Vino Santo, e infatti berlo ha del miracoloso. Nell’alchimia della sua realizzazione ci si mettono di mezzo varie ed eventuali, quali un vento, una terra, l’acqua, una guerra mondiale, il concilio di Trento, la testardaggine di alcuni uomini.

Tutto parte da un vitigno autoctono, la Nosiola, che rappresenta solo 1,5 % della produzione di uva trentina. E non è il Vin Santo toscano (in trentino ci tengono), non ha aggiunta di liquori.

Il teatro è da sempre una zona nascosta, la Valle dei Laghi, racchiusa fra le montagne del gruppo del Brenta e il monte Bondone, uno stretto corridoio che termina a sud nel lago di Garda e comprende sette laghi, di Toblino, di Santa Massenza, di Terlago, della Mar, di Cavedine, di Lagolo e il Lago Santo.

Michelangelo Mariani, cronista del Concilio di Trento riporta sia gli eventi storici sia i banchetti dei Cardinali e descrive i vini del Castello di Toblino “..rari, amabili e pettorali”.

Anche oggi il Vino Santo Trentino Doc è per pochi, sia perché se ne producono 50-60.000 bottiglie all’anno sia perché è il frutto prezioso di una cura quasi maniacale.

Si lavora con grappoli spargoli (pochi acini e ben distanziati), ben maturi, vendemmiati durante la prima settimana di ottobre in un’area di poco più di dieci ettari distribuiti fra i vari produttori”. Qui il microclima submediterraneo dovuto a un vento leggero, l’Ora che spira dal Garda, consente connivenze strane: paesaggio alpino e oliveti, conifere e viti, il tutto a portata di sguardo.Questa terra strana, dunque, fa il primo miracolo.

Il secondo lo fanno gli uomini scegliendo i grappoli ad uno ad uno affinché tutti gli acini siano perfettamente sani. Poi i grappoli vengono posti su graticci, le arèle, tenuti ben in alto, in soffitte dette “fruttaie”, in cui si ottiene il sistema di passitura più naturale del mondo: il successivo miracolo, infatti, è compiuto dalla Ora del Garda che spira costantemente dalle finestre aperte e dalla muffa nobile, il “Botrytis cinerea”che all’interno dell’acino accentua la disidratazione, concentra gli zuccheri e provoca quel calo di peso, anche di due terzi, che rende il prodotto per la pigiatura così unico nel bouquet e così scarso in quantità.

L’ennesimo miracolo è quello del tempo (nemico dei criteri commerciali): nessun altro vino al mondo rimane in appassimento naturale 5 –6 mesi, fino alla settimana Santa, da cui il nome. La fermentazione dura due o tre anni, la maturazione, in piccole botti di rovere, data l’elevata concentrazione di zuccheri, almeno sei, otto anni”. Una volta imbottigliato questo vino può mantenersi per un tempo incredibile, oltre cinquant’anni.

Dopo cotanta eccezionalità di eventi provatelo: ha un profumo intenso e fragrante, con note di confettura e lieviti, da passito, ottimo da dessert, straordinario con i formaggi erborinati e il foie gras.

In tempi recenti, si è verificato l’ultimo importante miracolo, forse più “moderno”, ma che consentirà a questo vino antico di avere un futuro: nel 2002 i Vignaioli del Vino Santo Trentino si sono uniti in associazione, con lo scopo di salvaguardare il prodotto e di tutelarne le metodologie produttive, minacciate dai costi elevatissimi e dai tempi lunghi. Per questo stesso motivo il Vino Santo Trentino Doc è entrato a far parte dei presidi dello Slow Food

Elena

4 Comments

  1. houston junk car buyer Reply
    Maggio 23, 2022 at 06:42

    Greetings! I know this is kind of off topic but I was wondering which blog platform
    are you using for this site? I’m getting fed up of WordPress because I’ve had problems with hackers and I’m looking at alternatives
    for another platform. I would be fantastic if you
    could point me in the direction of a good platform.

  2. Pingback: BRINDISI COL TRENTODOC | Enogastronomia Blog
  3. Pingback: VINO SANTO, SEMPRE LUI | Enogastronomia Blog
  4. Pingback: IL ORCHIATO DI FREGONA IN DEGUSTAZIONE | Enogastronomia Blog

Leave a Reply

Annulla risposta

Find Something

Recent Posts

  • LA SEMPLICITA’ DEI GIOCHI DI UNA VOLTA PER IL NATALE LOISON 2020 Novembre 2, 2020
  • A MILANO I DUE VIAGGI DI RITU DALMIA Luglio 5, 2019
  • Obeïdeh. Voglia di Libano Luglio 4, 2019

Categorie

  • Chef
  • Cucine dal mondo
  • Eventi
  • Hotels
  • Libri
  • Prodotti
  • Ricette
  • Ristoranti
  • Spirits
  • Street Food
  • Terme & Spa
  • Viaggi
  • Vini
  • Popular
  • Recent
  • COL FREDDO LE MIGLIORI CANOCCHIE Novembre 30, 2010
  • RITORNA RISTORANTI CONTRO LA FAME 2018 Ottobre 22, 2018
  • BUON COMPLEANNO LOISON! Dicembre 10, 2018
  • LA SEMPLICITA’ DEI GIOCHI DI UNA VOLTA PER IL NATALE LOISON 2020 Novembre 2, 2020
  • A MILANO I DUE VIAGGI DI RITU DALMIA Luglio 5, 2019
  • Obeïdeh. Voglia di Libano Luglio 4, 2019

Calendar

Ottobre 2010
L M M G V S D
« Set   Nov »
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
25262728293031

Tag

alta badia astice alla catalana bagna cauda Bruscandoli carlo cracco castraure charity chef cioccolato città del gusto del gambero rosso coldiretti colli euganei Corrado assenza cous cous cà lustra davide cassi Davide scabin enogastronomia Expo 2015 fassona Foodies in tour 2011 Foodstories gambero rosso gennaro esposito hervé this identità golose Identità golose 2011 india istituto agrario di san michele all'adige laimburg le calandre loison Massimiliano Alajmo Natale panettone parmigiano reggiano presidio slow food Prodotto ricetta slow food Street food tempura valle dei laghi venezia vino santo trentino
Cleantalk Pixel