E’ scoppiato un caldo infernale ed anche io che raramente mangio gelati (per gusto personale, non per motivi religiosi), ho ceduto all’idea di una passeggiata alla nuova gelateria Grom in Strada Nuova a Venezia (ce ne sono in tutto il nord Italia).
Condivido il corretto approccio marketing utilizzato da sempre e che ha fatto il successo della catena: solo gli ingredienti migliori, solo in stagione, solo la lavorazione tradizionale, un occhio all’ambiente (materiali biodegradabili, raccolta differenziata).
In questo caso ho fatto una scelta insolita: granita siciliana alle fragoline di Ribera.
Scordatevi la granita dei baracchini, dove dopo 1 minuto di sciroppo zuccheroso vi beccate 10 minuti di ghiaccio insipido tritato grossolanamente.
La granita di Grom è densa, il ghiacchio di grana sottile quasi come in un sorbetto, spumosa. La fragola di Ribera ha un sapore eccezionale ed una storia curiosa.
Si tratta infatti di una fragolina di bosco coltivata nella zona fra Ribera e Sciacca in Sicilia. Pare che la fragolina sia stata portata dai reduci della Grande Guerra dalle zone alpine, che le piantarono a casa loro. Questo nuovo ecotipo cresce bene ai piedi dei frutteti che la proteggono dal troppo caldo, ma rimane comunque una coltivazione di nicchia (sono delicatissime, piccole e globose) e purtroppo in calo perché non eccessivamente remunerativa. Il profumo aromatico e il sapore intenso ne fanno una vera delizia. Quindi, se siete nell’agrigentino, oppure nelle vicinanze di Grom, non fatevi sfuggire le fragoline di Ribera
Elena
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